Il castello caratterizzato da una forma pressoché squadrata con quattro baluardi negli spigoli ed impreziosito da un giardino perimetrale.
Il castello prende accesso da una salita che parte da piazza Umberto I, la fine della quale posta su di un ponte in muratura, conduce 11 portone di accesso, contrassegnato dal numero civico 15,dal quale si accede al cortile scoperto. Tutt’ intorno il manufatto e circondato da un vasto giardino, la cui recinzione e prospiciente sulle vie Lucia La Greca, via Mazzarella, via San ventina (per due lati) oltre la predetta piazza Umberto I.
L’impianto del castello e su un piano terra ed un primo piano, oltre allo scantinato, limitato però quest’ultimo a due baluardi. La pianta, quasi quadrata con i puntoni lancellotti attuali, sembra di impianto cinquecentesco. li fabbricato ha subito (numerosi e vari rifacimenti ed adattamenti nel corso dei tempi, culminati con il restauro e rifacimento di strutture eseguite intorno al 1991su disegno dell’architetto Adolfo Avena di Napoli, che gli ha conferito l’aspetto attuale.
Le murature sono in discreto stato di conservazione, trattate parte faccia vista e parte con intonaco di tufo carparino. Nel suo complesso il castello presenta caratteristiche estetiche apprezzabili, soprattutto per le parti non interessate dall’intervento di restauro eseguito all’inizio del novecento.
Cortile del castello
E’ pavimentato in battuto di cemento con zone deteriorate dall’uso. Le murature che danno sul cortile parte a faccia a vista e parte con intonaco di tufo carparino si presentano in un discreto stato di conservazione. In particolare al piano terreno, la parete centrale, da cui si accede allo scalone principale è decorata da quattro portali in pietra finemente decorati. Sul portale centra le è scolpito lo stemma gentilizio. Al plano nobile, sempre sulla parete frontale, sono presenti altri cinque portali in pietra finemente lavorati, portanti in chiave ciascuno un puttino. La torre, ubicata nel lato destro del cortile, che si eleva al di sopra della restante costruzione, è merlata alla sommità e caratterizzata dalla presenza di quattro finestre piccole e due grandi di elegante fattura. Anche sulla parete sinistra, entrando dal cortile, si notano portali trattati come quelli innanzi descritti, e balconi sostenuti da mensole in pietra lavorata. Gli infissi esterni sono in discrete condizioni ad eccezione del portone sito sul lato sinistro, che dà accesso al numero civico 20, che è a piattabanda semplice. Il portone d’ingresso principale è caratterizzato da struttura originaria con antiche modanature il rilievo, sovrasta uno stemma gentilizio degli Elia.
Piano primo o nobile il primo piano originariamente destinato ad unica abitazione, attualmente divise in due appartamenti, quella destra e quella sinistra.
Ad essi si accede d’ampio e comodo scalone. I vani sono coperti a volta di vario tipo ed hanno grandi cubature. Pregevoli dipinti adornavano muri e volte delle stanze soprattutto in quelle di rappresentanza (salotto, sala d’armi, cappella, salone ecc.) dove sono ancora presenti i resti delle opere dovuti In genere al pittore Salvatore Cozzolino, meglio conosciuto per gli interventi di decorazione nell’ampliamento del caffè Gambrinus di Napoli eseguiti nel 1893 sotto la direzione di Antonio Curri. Ampie terrazze a livello servono i piano.
La superficie lorda coperta di 1.168 mq. circa, in essa compresa la scala e le murature che sono di
notevole spessore.
Giardino
il giardino corre tutto intorno al castello e presenta una superficie complessiva di 4.709 mq.
Vi si accede oltre che dall’interno, anche da via Mazzarella. Per la parte prospiciente via Salentina, a nord, il giardino è sopraelevato, e sotto di esso sono presenti numerose grotte scavate nel tufo. Nota anche nei pressi del ponticello d’ingresso, la presenza di un piccolo tempio di modeste dimensioni con antistante anfiteatro quasi dirupo. Nel settore prospiciente via Salentina vi è predominanza di piante ornamentali tra cui una di pepe. Del resto del giardino sono presenti palme e pini di bella mole.